a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

domenica 29 dicembre 2013

La Governance delle Aree Metropolitane europee


Gli odierni fattori della competitività territoriale sono caratterizzati dalla capacità dei sistemi locali di reagire rapidamente agli stimoli esterni, e per questo sono fondamentali  creatività e capacità di relazione espressa dai sistemi politici, economici e culturali in funzione di una positiva risposta a tali stimoli. 





1.1. Ricerca accademica – il punto sulla ricerca

Per quanto riguarda le città in senso stretto, nella maggior parte dei paesi industrializzati, c'è una chiara divergenza tra aree urbane sotto l'aspetto funzionale e quello istituzionale.

Ciò è dovuto agli effetti della globalizzazione combinati al continuo urban sprawl. Le città intese classicamente come entità socioeconomiche integrate esistono ancora raramente: nella maggior parte dei casi il fenomeno urbano viene meglio definito dal concetto di “aree metropolitane”, ovvero regioni urbane, che si sviluppano precipuamente lungo reti funzionali e superano i confini territoriali definiti istituzionalmente. Ecco perché la ricerca urbana ha a che fare sempre di più con questo nuovo concetto di "aree metropolitane" come soggetto di analisi.

venerdì 27 dicembre 2013

Collasso: il trasporto pubblico va riformato

La rappresentazione "intelligente" delle città per una governance più efficace

La rappresentazione delle città e dei territori non è mai stata riducibile ad una "semplice" trasposizione cartografica della realtà fisica e geografica, ma è oggi più che mai, grazie alle moderne tecnologie informatiche, una opportunità straordinaria per capire i fenomeni geografici, sociali, politici, economici e monitorarli nel tempo, al fine di fornire concreti e oggettivi supporti alle decisioni dei pianificatori.
 
La 3a edizione del Simposio Internazionale EIDOLON sull'innovazione cartografica si terrà all'Università di Laval, Québec, Canada, il 3 e 4 Luglio 2014. Questo simposio offre ai ricercatori esperti come ai più giovani un luogo di discussione interdisciplinare per presentare i risultati dei loro recenti lavori e confrontare le loro idee nell'ambito della cartografia libera e dell'intelligenza urbana.
Questo terza edizione del Simposio EIDOLON si svolgerà sotto il tema della cartografia per smartcity.

La questione dell'intelligenza urbana è il fulcro delle preoccupazioni della nostra società moderna. Le città infatti sono alle prese con sfide sempre crescenti (estensione urbana, crescita della popolazione, sfide ambientali ed energetiche, pressioni sulle infrastrutture e mezzi di trasporto, ecc.). Ad esempio, si stima che il 60 % della popolazione mondiale vivrà nelle città entro il 2040; le città usano l'80 % dell'energia totale consumata; entro il 2025, il numero delle città con oltre 10 milioni di abitanti dovrebbe passare da 21 a 29; oltre 500 città ormai superano un milione di abitanti (83 nel 1950)... il concetto di città intelligente o "smart city" si presenta come la soluzione preferita per affrontare queste sfide. Questo concetto si basa su un'ipotesi abbastanza semplice; le infrastrutture tecnologiche (reti, sensori, attivatori) sono componenti essenziali delle strutture urbane del XXI secolo. Questo aspetto rinnova profondamente, non solo la maniera di considerare la progettazione e la gestione delle infrastrutture urbane (sfruttando le innovazioni tecnologiche), ma anche le modalità di governo (politico, sociale, economico, ambientale).

L'intelligenza di una città non è limitata solo al livello di connettività dei suoi spazi urbani bensì risiede principalmente nella capacità di comprendere gli eventi e i fenomeni che accadono ne suo territorio, individuando le cause (dove, quando, chi, cosa), e rispondendo in modo pertinente (idealmente in un tempo compatibile con l'evento - in tempo reale se necessario).

L'obiettivo del convegno internazionale «Cartographier l’intelligence urbaine» è quello di esplorare, in primo luogo, il ruolo della cartografia nell'ambito dell'intelligenza urbana, e, in secondo luogo, di considerare le innovazioni cartografiche necessarie per comprendere in tutte le sue sfaccettature le intelligenze urbane.

EIDOLON è una rete di ricerca aperta creata a Bergamo nel 2008. L'obiettivo è quello di contribuire, con le proprie risorse o incoraggiando la ricerca, l'innovazione cartografica e la messa in relazione dei linguaggi cartografici e approfondire i grandi temi della scienza sociale e delle questioni sociali. Dal 2009 organizza una biennale di cartografia. La prima, "La sfida cartografica" è stata dedicata a questioni di movimento, partecipazione e rischio. La seconda, Moving maps, si è svolta a Losanna nel 2011 sul tema << Mapping Ethics: New trends in Cartography and Social Responsibility>>. Questa terza edizione, che si sovlgerà dal 3 al 4 Luglio 2014 in Québec (Università di Laval) sarà sul tema dell'intelligenza cartografica urbana.

giovedì 26 dicembre 2013

Genova: Università, studenti in fuga

Traffici portuali: calo generale per Genova

Genova, metropoli “debole”, ma può farcela diventando sempre più “smart”



Il rapporto ESPON ATLAS del 2006 definisce Genova una "metropoli debole", e i recenti dati su demografia, economia e istruzione confermano purtroppo questo trend, che non è però irreversibile, se si adottano gli strumenti giusti. A cominciare dallo sviluppo di una strategia di sviluppo sempre più "smart".

In questo nostro tempo, caratterizzato da una elevata complessità e rapidità degli scambi e dei mutamenti,  sono molti ed importanti i temi sociali, economici ed ambientali che si possono affrontare solo ad un livello metropolitano.
Si pensi, ad esempio, alla necessità di ripensare le strutture urbane in via di rigenerazione e di trasformazione limitando al contempo l’uso del suolo, o a come rendere efficiente la mobilità delle persone e delle merci, e ancora alla necessità dell’adeguamento dei servizi urbani alle trasformazioni demografiche e sociali, allo sviluppo sostenibile di un territorio, alla necessità di contenere i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di gas serra, alla necessità di ripensare lo sviluppo urbano e territoriale in termini di competitività giocata sulle competenze e sull’innovazione tecnologica piuttosto che sul livellamento verso il basso dei livelli di vita e di occupazione.


mercoledì 25 dicembre 2013

Genova, popolazione ancora in calo: meno nascite e più emigrazione. E anche l'economia ha il segno negativo, eccezion fatta per il settore turistico.

Sul portale http://statistica.comune.genova.it è pubblicato il terzo numero del 2013 del Notiziario Statistico del Comune di Genova, che riporta i dati relativi ai primi nove mesi dell’anno in corso, prossimo alla conclusione.

L'andamento demografico dei primi nove mesi del 2013 è caratterizzato da una diminuzione sia delle nascite (-8,8 per cento rispetto agli stessi mesi del 2012), sia dei decessi (-1,3 per cento). Il saldo naturale si mantiene negativo con un peggioramento, poiché passa da -2.878 unità del periodo gennaio-settembre 2012 a -3.090 unità dello stesso periodo del 2013.
I dati relativi al movimento migratorio segnalano una diminuzione delle immigrazioni (-18,3 per cento) e un aumento delle emigrazioni (+10,1 per cento). Il saldo migratorio è negativo: passa da +1.611 unità dei primi nove mesi del 2012 a -1.301 unità dei primi nove mesi del 2013. 
 
In base al movimento ed al calcolo della popolazione residente, il numero degli abitanti del Comune di Genova al 30 settembre 2013 risultava pari a 598.828 unità, con un aumento, rispetto ai 583.388 abitanti registrati al 30 settembre 2012, di 15.440 unità, pari a +2,6 per cento.

domenica 22 dicembre 2013

Milano: le Associazioni vengono chiamate ad un confronto sulla Città Metropolitana

Segnaliamo una interessante e utile iniziativa promossa dal Comune di Milano, che intende coinvolgere le molte realtà associative presenti sul territorio nel processo di elaborazione dei temi di cui si dovrà occupare la Città Metropolitana per offrire spunti di riflessione e possibili obiettivi da perseguire all'Assemblea dei Sindaci in vista della redazione dello Statuto.
 
Il comune di Milano, intende attuare un  processo di elaborazione e confronto in particolare con  le Associazioni dell’area metropolitana milanese che vogliano cogliere questa occasione storica per aiutare – con le proprie proposte – a far nascere un vero Governo metropolitano. 
 
L’obbiettivo è creare “Soggetto nuovo” che sia in grado di “governare”, di prendere provvedimenti adeguati su importanti problematiche di livello sovra comunale, quali:.

-Trasporti e Mobilità: Grandi infrastrutture a rete – Ferrovie, Strade – Trasporto Pubblico Locale: organizzazione, orari,    tariffe, accessibilità;

-URBANISTICA E TERRITORIO: Edilizia residenziale sociale – Mercato dell’affitto – Consumo del suolo – Organizzazione del territorio;

-AMBIENTE: Ciclo dell’acqua – Servizio idrico integrato – Ciclo rifiuti: recupero, riuso, riciclo;

-SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE: Promozione del territorio e sostegno all’occupazione – Sviluppo dei sistemi delle imprese – formazione professionale – coesione sociale.

In questo contesto l’Assessorato  all’Area metropolitana, Casa, Demanio ha avviato con la Fondazione Carlo Perini il Progetto “La Città Metropolitana di Milano: un percorso collaborativo per costruirla moderna ed efficiente”, che intende  dare alle  moltissime Associazioni che da tanti anni operano con grande capacità e impegno, l’opportunità di contribuire a tutto campo nella fase di avvio di questo nuovo Ente con una serie di proposte significative da sottoporre a breve all’Assemblea dei Sindaci.

IL DOCUMENTO E’ APERTO all’ulteriore contributo proveniente da tutto il vasto mondo associativo milanese.
L’obiettivo è quello di    definire  alcune  “raccomandazioni finali” (POSITION PAPER) andranno poi all’attenzione dell’Assemblea dei Sindaci che potranno tenerne conto nelle fasi di avvio del Nuovo Ente di Governo nei vari documenti che saranno chiamati a votare, a cominciare dallo Statuto della città metropolitana di Milano.

Potete mandare il vostro contributo a : info@milanocittametropolitana.org

IL PRIMO DOCUMENTO DELLE ASSOCIAZIONI PER LA CITTA' METROPOLITANA
Il comune di Milano, intende attuare un  processo di elaborazione e confronto in particolare con  le Associazioni dell’area metropolitana milanese che vogliano cogliere questa occasione storica per aiutare – con le proprie proposte – a far nascere un vero Governo metropolitano. L’obbiettivo è creare “Soggetto nuovo” che sia in grado di “governare”, di prendere provvedimenti adeguati su importanti problematiche di livello sovra comunale, quali:.
-        Trasporti e Mobilità: Grandi infrastrutture a rete – Ferrovie, Strade – Trasporto Pubblico Locale: organizzazione, orari,    tariffe, accessibilità;
-        URBANISTICA E TERRITORIO: Edilizia residenziale sociale – Mercato dell’affitto – Consumo del suolo – Organizzazione del territorio;
-        AMBIENTE: Ciclo dell’acqua – Servizio idrico integrato – Ciclo rifiuti: recupero, riuso, riciclo;
-        SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE: Promozione del territorio e sostegno all’occupazione – Sviluppo dei sistemi delle imprese – formazione professionale – coesione sociale.
In questo contesto l’Assessorato  all’ Area metropolitana, Casa, Demanio ha avviato con la Fondazione Carlo Perini il Progetto “La Città Metropolitana di Milano: un percorso collaborativo per costruirla moderna ed efficiente”, che intende  dare alle  moltissime Associazioni che da tanti anni operano con grande capacità e impegno, l’opportunità di contribuire a tutto campo nella fase di avvio di questo nuovo Ente con una serie di proposte significative da sottoporre a breve all’Assemblea dei Sindaci.
IL DOCUMENTO E’ APERTO   all’ulteriore contributo   proveniente da tutto il vasto mondo associativo milanese.
L’obiettivo è quello di    definire  alcune  “raccomandazioni finali” (POSITION PAPER) andranno poi all’attenzione dell’Assemblea dei Sindaci che potranno tenerne conto nelle fasi di avvio del Nuovo Ente di Governo nei vari documenti che saranno chiamati a votare, a cominciare dallo Statuto della città metropolitana di Milano.
Potete mandare il vostro contributo a : info@milanocittametropolitana.org
- See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/documento-associazioni/#sthash.IVQIYw2q.dpuf

Province, primo sì all'abolizione. Commissariate 52 Amministrazioni

Bagarre in aula, svuota-province verso l'ok

Province, la mannaia calerà solo a metà

Province addio, prima via libera della Camera

Niente elezioni: 52 province commissariate

Si rischia una riforma all'italiana, doppioni burocratici e pochi risparmi

Province, c'è il sì della Camera

Province: via nella notte alla riforma che istituisce nove città metropolitane

sabato 21 dicembre 2013

Città Metropolitane: le prime scadenze in programma

Un 2014 che segnerà un punto di svolta per le Province, in qualsiasi caso. Con il ddl Delrio in corso di valutazione alle Camere, il futuro degli enti è vincolato alla data di approvazione del testo: qualora il ddl fosse votato entro Natale e vi fosse apposta la fiducia – provvedimento che bloccherebbe qualsiasi emendamento di modifica – allora partirebbe immediatamente, senza commissariamenti, l’iter di trasformazione delle Province e delle Città Metropolitane.

Il caso Province nell'imbuto delle scadenze

domenica 15 dicembre 2013

La nuova legge regionale sul trasporto pubblico locale, un primo importante passo verso la gestione integrata della mobilità



Al termine di un processo assai lungo e complesso cui abbiamo partecipato attivamente attraverso una serie di audizioni presso le competenti Commissioni  del Consiglio Regionale della Liguria e dove abbiamo presentato successive memorie ed osservazioni sul testo di legge in itinere, ci sentiamo in dovere di fare un primo bilancio del lavoro svolto anche in considerazione dell’importanza che tale legge assume nel panorama della governance del trasporto pubblico della nostra regione.


Il testo della nuova legge regionale sul trasporto pubblico locale (LR 33/2013) appare significativamente migliorato nell’impostazione rispetto alle versioni precedenti.


Abbiamo riscontrato con soddisfazione che molte modifiche da noi suggerite sono state via via integrate nelle versioni successive della legge, fino a quella finale votata dal Consiglio.

domenica 8 dicembre 2013

Trasporti, la svolta. Agenzia unica per ridisegnare il sistema ligure

Province nel limbo almeno fino a giugno

E i tagli fecero raddoppiare le città metropolitane

Tutti i poteri ai Comuni e alle Regioni, via libera alle città metropolitane

Corsa contro il tempo per l'abolizione delle Province

mercoledì 20 novembre 2013

Sondaggio: La maggioranza non vuole l’abolizione delle Province ma la loro trasformazione



di Andrea Pasetti

Per sostenere il processo di riforma degli apparati pubblici, nei mesi scorsi il Governo aveva lanciato una consultazione pubblica attraverso il sito www.partecipa.gov.it.



Sono stati da poco pubblicati gli esiti di tale iniziativa, che è risultata “la consultazione pubblica più partecipata d’Europa, con più di 200 mila risposte”. I dati sono stati validati dall’ISTAT e sono stati controllati da un autorevole Comitato Scientifico composto da Francesco Profumo, ex Ministro dell’Istruzione, Emanuele Baldacci, Capo Dipartimento ISTAT, Luca De Biase, Presidente Fondazione Ahref, e da esperti di qualità dell’informazione.



Tra i temi sottoposti alla consultazione era presente quello della riforma delle Autonomie Locali, particolarmente interessante in questa fase in cui è in discussione il disegno di legge del Ministro Del Rio, che prevede tra l’altro la costituzione delle Città metropolitane che dovrebbero sostituire le corrispondenti Province.



Ci sono delle sorprese in merito al quesito sull’abolizione o meno delle Province.



Nelle risposte al questionario breve, al quale hanno validamente risposto 131.676 persone, la scelta di “semplificare, abolendo le Province” è stata fatta solo dal 42,1% dei partecipanti, mentre il 46,1% ritiene di dover “accorpare gli Enti, riorganizzando le funzioni” e l’8,7% intende “mantenere l’attuale struttura”. Non prevale quindi l’idea dell’abolizione, ma quella del mantenimento e della riorganizzazione.



Oltre al questionario breve, la consultazione prevedeva anche un questionario di approfondimento: a questo hanno risposto 71.385 persone, cioè circa la metà del questionario breve; in questo caso l’orientamento delle risposte è risultato più favorevole alla soppressione ed al corrispondente trasferimento delle funzioni esercitate dalle Province, per il 50,8% alle Regioni, per l’11,8% a Ente intermedio (Città metropolitane? “nuove” Province? Unioni dei Comuni?), per il 9,2% a Ente intermedio facoltativo.



Nella Sintesi dei dati, pubblicata con grande evidenza, si enfatizzano i risultati del questionario di approfondimento come se fossero quelli più significativi: però, se la matematica non è un’opinione, risulta che il 54,8% delle risposte al questionario breve, cioè 72.158 sono per mantenere o riorganizzare le Province, mentre il 71,8% delle risposte al questionario di approfondimento, cioè 51.254 sono per sopprimerle (ma di queste quasi 15.000 sono a favore del trasferimento di funzioni a “Ente intermedio”) e questo dato è addirittura inferiore al 42,1% delle risposte a favore della soppressione del primo questionario.



Insomma, nonostante la sintesi un po’ fuorviante pubblicata sul sito governativo, risulta chiaro che la maggioranza delle risposte non è certo a favore della soppressione delle Province, ma prevale l’idea di una loro riorganizzazione e di un trasferimento di funzioni ad un Ente intermedio.



Ritengo che questi risultati confermino anche per la realtà genovese l’esigenza di procedere finalmente alla costituzione della nuova area metropolitana, intesa non come un “allargamento” del Comune capoluogo a spese dei Comuni più piccoli, ma come una “alleanza” tra tutte le comunità locali che vivono e lavorano sul nostro territorio per vincere le sfide dello sviluppo socio economico e della riqualificazione e protezione dell’ambiente, e per sentirsi davvero cittadini europei.

domenica 10 novembre 2013

Il ministro Orlando dà il via alla Gronda


Ok alla Gronda dei record: ruspe nel 2017


Città metropolitana: Piero Fossati scrive a sindaci e parlamentari “ddl Delrio mortifica la partecipazione democratica”

Un anno fa, ricorda il commissario della Provincia di Genova “avevamo avviato insieme la Conferenza Metropolitana per uno statuto condiviso dal territorio, ma la Città Metropolitana del DDL Delrio sarà tutt’altro che partecipata”. 

Genova, 8 - Una Città Metropolitana dove avranno rappresentanza istituzionale solo i Comuni maggiori, escludendo la voce di quasi l’80% del territorio provinciale genovese, e a scegliere chi dovrà guidare il nuovo ente di area vasta non saranno più i cittadini, privati di uno strumento fondamentale della democrazia come il voto. E’ quella del disegno di legge del ministro Delrio, scrive in una nota a tutti i sindaci e ai parlamentari del territorio il commissario della Provincia di Genova Piero Fossati, la Città Metropolitana che vogliamo?

mercoledì 6 novembre 2013

La città metropolitana: limiti e prospettive dell'attuale proposta normativa

di Roberto Ferrara
La fase iniziata nel 2012 sotto la spinta delle necessità di ridimensionamento della spesa pubblica rappresenta una stagione con pochi precedenti per vivacità all’interno del dibattito politico-istituzionale sulla Città metropolitana. La stessa vivacità si è d’altra parte riflessa anche nel campo tecnico ed accademico che ha visto un rilancio di studi, pubblicazioni e seminari volti ad analizzare ipotesi e provvedimenti sotto i profili spaziale, normativo, sociologico e, non ultimo, della pianificazione. Queste iniziative sono state molto importanti nell’ultimo anno e continuano ad esserlo tuttora per preparare studiosi, tecnici, politici e privati cittadini all’appuntamento della riforma metropolitana qualora, come sembra al momento verosimile, ne fossero ristabilite nel prossimo futuro le condizioni e cercare di sfruttare prontamente le potenzialità che essa può offrire. Nonostante l’ennesima frenata nell’iter istitutivo avuta nell’estate con la sentenza della Consulta, la questione merita perciò un approfondimento anche se forzatamente solo sul terreno scivoloso che prende in considerazione lo scenario futuro più probabile che si può delineare, basato sugli orientamenti dei due disegni di legge presentati dal Governo a luglio.

martedì 5 novembre 2013

Censis: dieci città metropolitane sono poche

Province, Delrio: “Abolizione entro l’anno. Rinnovo consigli nel 2014 sarebbe beffa”

L'allarme lo lancia il ministro per gli Affari regionali e le autonomie: le elezioni per il rinnovo degli enti sono previste per la prossima primavera e sarebbero un paradosso a ridosso dell'abolizione voluta dal ddl del governo ancora in discussione

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 4 novembre 2013
Province, Delrio: “Abolizione entro l’anno. Rinnovo consigli nel 2014 sarebbe beffa”

Elezioni per rinnovare un ente da abolire. E’ la beffa a cui rischiano di andare incontro le Province italiane e l’allarme lo lancia il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Graziano Delrio. “Se si non si approva entro fine anno il ddl svuota province, in primavera vanno rinnovati l’80% dei consigli provinciali: sarebbe una beffa, meglio dire che non si vuole fare la riforma. E’legittimo avere opinioni diverse ma il tema è nel programma del Governo. Io spero che entro metà dicembre si approvi il provvedimento”. 

lunedì 4 novembre 2013

Province: uscite dalla porta, rientrate dalla finestra?

Pubblicato su Il Fatto del 25 Ottobre 2013
di Antonio Puggioni
Dalla sentenza 220/2013, con la quale la Corte Costituzionale aveva dichiarato l’incostituzionalità dell’abolizione delle Province per decreto legge, il governo Letta ha tratto immediatamente le proprie conclusioni sulla vicenda istituzionale delle province, presentando due interventi paralleli

Il primo, proposto all’indomani della sentenza della Consulta, consiste nuovamente nell’abolizione delle Province, ma stavolta con un disegno di legge costituzionale che quindi prevederà un iter di approvazione più dilatato nel tempo e con maggioranze aggravate (come stabilito dall’articolo 138 della Costituzione). 

Il secondo disegno di legge – il cosiddetto ddl Delrio, presentato alla Camera dei Deputati lo scorso 20 Agosto e ancora in esame in Commissione Affari Costituzionali – introduce la disciplina transitoria per le Province fino alla loro abolizione, e per la creazione delle città metropolitane, le unioni di comuni e la fusione di comuni. Qui cercherò di dare un quadro unitario dei due interventi legislativi, guardando al nuovo testo costituzionale, al futuro assetto istituzionale dei nuovi enti locali (città metropolitane e unioni di comuni) e alle funzioni di questi enti.

domenica 3 novembre 2013

Province, Saitta: “Quale sindaco democratico accetterà di guidare per legge e senza voto le città metropolitane fino al 2017?”

Il Consiglio provinciale di Torino approva una mozione

Il Consiglio provinciale di Torino ha approvato oggi all’unanimità la richiesta di “aprire un confronto serio con il Governo, insieme alle Regioni e ai Comuni di grandi e piccole dimensioni per una razionale riforma del sistema delle autonomie che deve partire da un riassetto delle funzioni amministrative nel rispetto del principio di sussidiarietà previsto dall’art. 118 della Costituzione”.

La mozione chiede anche “di evitare che la città metropolitana nasca in modo antidemocratico e autoritario, prevedendo che il Sindaco metropolitano sia per legge fino al 2017 il sindaco del comune capoluogo”.

“Sono convinto che sinceri democratici come Fassino e Renzi, Pisapia o Emiliano non potranno accettare di diventare per legge e senza il passaggio delle urne fino al 2017 i sindaci di città metropolitane che congloberanno decine, a volte centinaia di altri Comuni per i quali non sono stati eletti” commenta il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta.

In allegato la mozione approvata

sabato 2 novembre 2013

Abolizione Province: l'opinione dei sindaci dei piccoli Comuni

Sondaggio ISPO

da Il Sole 24 Ore del 17 ottobre 2013

Il 42% dei sindaci dei Comuni sotto i 15mila abitanti considera "importante ma non prioritaria" l'abolizione delle Province, soltanto il 13% la considera invece "prioritaria", contro il 45% che la giudica "non importante". È quanto emerge in un sondaggio realizzato dall'istituto Ispo su un campione di 150 primi cittadini, che è stato presentato ieri da Renato Mannheimer all'assemblea delle Province del nord Italia organizzata a Milano dall'Upi. 

Approvata la legge regionale sul trasporto pubblico in Liguria: varata l'Agenzia

La nuova legge sul trasporto pubblico regionale è stata approvata. In attesa di conoscere il testo definitivo, variato in sede di Consiglio attraverso alcuni emendamenti, riproponiamo le nostre considerazioni sulla bozza pervenutaci, così come sono state espresse alla Commissione IV che ha esaminato il provvedimento.
 

venerdì 1 novembre 2013

Delrio: "Province abolite subito, competenze ai comuni. Da gennaio via alle Città metropolitane"

Pubblicato su Tiscali.it il 28 ottobre 2013

Le resistenze di ogni colore alla abolizione delle province sono tante ma le promesse fatte agli elettori vanno mantenute. E’ questo in sintesi il pensiero del ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio. "Resistenze alla loro abolizione ce ne sono, eccome se ce ne sono, anche dentro il Pd. Ma abbiamo fatto una promessa agli elettori e adesso dobbiamo mantenerla", ribadisce l’esponente dell’esecutivo, in una intervista a La Repubblica, al termine della kermesse di Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Pd, alla stazione Leopolda di Firenze, dove è stato a fianco del sindaco.

domenica 27 ottobre 2013

Fondi europei 2014-20, ci sarà un Pon per le 13 grandi aree metropolitane

Ai programmi integrati per le città andranno 3-4 miliardi di euro - Programmi nazionali da definire entro quest'anno

di Alessandro Arona
pubblicato sul Il Sole 24 Ore del 23/05/2013

Le città grandi e medie si preparano all'appuntamento, ormai vicino, con i fondi europei 2014-2020. 
Quasi sicuramente ci sarà in Italia un Pon (programma operativo nazionale) per le 13 città metropolitane (Torino, Milano, Genova, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Messina-Reggio Calabria, Catania, Palermo, Cagliari) e all'interno dei Por regionali un spazio per le città medie titolari di importanti funzioni urbane; e infine specifici programmi per il rilancio delle "Aree interne".

giovedì 17 ottobre 2013

Call for papers, conferenza Metropoli e regioni, Parigi, aprile 2014

Conferenza internazionale «Metropoli e regioni, tra competizione e complementarità. Punti di vista incrociati tra Francia e Italia » 9, 10, 11 aprile 2014, Parigi.

In un contesto caratterizzato da una proliferazione di dibattiti e riforme riguardo alle reti di livello metropolitano in Europa, questa conferenza internazionale intende contribuire all’attuale discussione sui rapporti tra scala regionale e metropolitana, mettendo a confronto il punto di vista territoriale e quello delle politiche pubbliche, e privilegiando in particolare la comparazione tra Francia e Italia. Organizzato dalla Scuola francese di Roma, con l'UMR Géographie-cités (Universités Paris-Diderot et Paris 1, CNRS) e il Lab’urba (Université Paris-Est), con la collaborazione delle Università di Roma e Torino, la conferenza riunirà docenti e ricercatori di geografia, pianificazione, storia, scienze politiche e sociali, e responsabili politici e tecnici della pianificazione metropolitana e regionale.

martedì 15 ottobre 2013

Un biglietto unico per treni Sfm, metro, tram e bus

Con un solo biglietto a Torino e nella cintura si può d’ora in poi viaggiare sui treni del Servizio ferroviario metropolitano, tram, bus e metro.
Questa nuova tappa della rivoluzione dei trasporti piemontesi è stata presentata il 14 ottobre nella stazione Torino Rebaudengo-Fossata dall’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, e dal presidente dell’Agenzia per la mobilità metropolitana, Claudio Lubatti.

I nuovi biglietti sono di tre tipologie: U, che costa 2 euro, dura 90 minuti e consente di usare la metro e le linee ferroviarie di Trenitalia e Gtt entro i limiti urbani di Torino (Stazioni Stura, Lingotto, Madonna di Campagna); A, 2,50 euro con validità 90 minuti per usare metro e treni entro i limiti della prima cintura (stazioni di Caselle città, Settimo, Chieri, Pessione, Candiolo, Alpignano); B, dal costo di 3 euro e validità di 120 minuti per viaggi sulla rete urbana e suburbana Gtt, sulle linee ferroviarie entro la seconda cintura. (stazioni di Ciriè, San Benigno, Brandizzo, Villastellone, None, Rosta) e sulle linee automobilistiche extraurbane gestite dal Consorzio Extra.To, limitatamente alle corse che collegano Torino con Ciriè/S. Maurizio Canavese, S. Benigno Canavese/Volpiano, None, Rosta.

lunedì 14 ottobre 2013

La Società Geografica Italiana ridisegna la geografia delle province italiane

Visualizza la carta dell'Italia secondo la proposta SGI

Via i confini regionali, le Province italiane si riducono a circa 35. E’ la nuova mappa amministrativa ridisegnata dalla Società Geografica Italiana e presentata venerdì 8 marzo in occasione del workshop “Il riordino territoriale dello Stato. Riflessioni e proposte della geografia italiana”.

La proposta della Società Geografica per il riordino territoriale dello Stato nasce dagli studi che nel corso degli ultimi vent’anni la Società Geografica stessa ha sviluppato a partire dal “progetto 80”. Tale documento può essere considerato il padre di tutte le riflessioni successive, essendo stato redatto dalla parte più sensibile e innovativa dei territorialisti, raccolti attorno alle prime esperienze italiane in tema di pianificazione territoriale, quando a metà degli anni Settanta si immaginò di ridisegnare l’assetto italiano per adeguarlo alla modernizzazione del sistema insediativo e dell’apparato produttivo.

domenica 13 ottobre 2013

Aspettando le città metropolitane. Intervista a Marco Magrassi.

 di Francesca Battistoni

Le città metropolitane sono le maggiori aree urbane del Paese nelle quali si concentrano grandi potenzialità di sviluppo insieme a problemi e contraddizioni - sociali, economiche ed ambientali - che la crisi ha acuito. Da come si avvierà il percorso non solo istituzionale, ma di effettiva integrazione territoriale e di pianificazione strategica condivisa, dipenderà la possibilità di farne un veicolo fondamentale per la ripresa dell'Italia.

Abbiamo chiesto a Marco Magrassi, esperto di politiche urbane dell'Unità valutazione degli investimenti pubblici del Dipartimento per le politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo economico che interverrà nel convegno “Programmazione europea e città metropolitane” di raccontarci a che punto è la norma che delinea le città metropolitane e come cambierà il governo locale.

sabato 12 ottobre 2013

Ok le città, ma metropolitane

pubblicato su Il Sole 24 Ore del 12-10-2013

di Gianni Trovati


Sono solo dieci, ma ospitano più di 18 milioni di italiani, generano quasi il 35% del prodotto nazionale lordo e concentrano nel proprio territorio il 54% dei corsi di laurea. Insomma: una buona fetta delle chance di ripresa e sviluppo del Paese passano da qui, dalle metropoli di casa nostra, ma sul loro destino finora leggi e ordinamenti hanno prodotto tanti dibattiti e nessun fatto concreto. 
La prima legge di «riforma metropolitana» è andata in Gazzetta Ufficiale 23 anni fa, l'8 giugno del 1990, la Costituzione prevede le Città metropolitane dal 2001 ma ancora oggi Roma e Milano, Napoli e Torino sono regolate dalle stesse norme che governano Vercelli, che siede tranquilla in mezzo alla pianura piemontese del riso, o Cingoli, che dalle mura del suo borgo medioevale domina le colline marchigiane e guarda giù fino al Conero e all'Adriatico. Con il risultato che per scatenare le battaglie periodiche tra i grandi Comuni e l'hinterland basta un blocco del traffico o l'apertura di un cantiere: in queste condizioni, governare lo sviluppo e la complessità diventa un problema.

lunedì 7 ottobre 2013

L’area metropolitana genovese dal punto di vista dei Sistemi Locali del Lavoro

Abbiamo visto in un precedente articolo alcuni metodi per delimitare un’area metropolitana, prendendo quale esempio quella di Genova. Un altro metodo possibile per individuare un’area metropolitana è quello utilizzato per definire i sistemi locali del lavoro.

I Sistemi Locali del Lavoro (SLL), nell’accezione proposta dall’Istat, individuano aree (identificate e delimitate su tutto il territorio nazionale) dove la popolazione risiede e lavora e dove quindi tende ad esercitare la maggior parte delle proprie relazioni sociali ed economiche. Dal punto di vista tecnico e metodologico i SLL sono costruiti dall’aggregazione di due o più comuni dove i flussi di pendolarismo giornaliero tra luogo di residenza e luogo di lavoro sono auto-contenuti.

venerdì 4 ottobre 2013

UPI: abolizione delle province, più costi, meno democrazia

Secondo un assai critico documento dell’UPI (Unione delle Province Italiane) l’abolizione delle province costituirebbe non solo un provvedimento attuato utilizzando un DDL che evidenzierebbe dei profili di incostituzionalità, ma provocherebbe, invece che un risparmio sui conti pubblici, un ulteriore aumento dei costi dovuto al moltiplicarsi dei centri di spesa quantificabile in 2 miliardi di euro di maggiori uscite.

Roma, 26 settembre 2013

Cosa prevede il DDL?
1. Le Province vengono svuotate delle funzioni amministrative e trasformate in enti di secondo grado. Le nuove Province non avranno organi eletti dai cittadini ma nominati dai sindaci dei grandi Comuni.
2. Abolisce le Province nelle aree metropolitane e le sostituisce con le Città metropolitane, enti di secondo livello. Il Sindaco della Città metropolitana non sarà eletto dai cittadini dei comuni dell’area metropolitana ma per legge è il Sindaco del comune capoluogo.
3. Obbliga i Comuni all’esercizio associato delle loro funzioni tramite le Unioni di Comuni.
4. Blocca qualunque processo di riorganizzazione dell’Amministrazione periferica dello Stato.
5. Rinvia il riordino delle agenzie, società ed enti strumentali.

giovedì 3 ottobre 2013

Città metropolitana e strategia Europa 2020

L’Europa sta puntando molto sulle Città metropolitane dedicandovi un programma operativo nazionale con i relativi finanziamenti. L’Italia è, come spesso accade, in ritardo rispetto ai tempi stabiliti soprattutto a causa dell’incertezza legislativa che rende incerto il percorso verso la creazione delle Città metropolitane e di conseguenza l’accesso ai fondi comunitari.
  
di Andrea Pasetti*
 
Nel clima politico surriscaldato di questi ultimi tempi è forse sfuggito a molti che in questo stesso periodo si stanno tracciando le linee fondamentali della programmazione dei Fondi europei 2014 – 2020.

Nelle intenzioni del Governo nazionale, le Città metropolitane saranno oggetto di uno specifico Programma operativo nazionale – PON, e di un “progetto di accompagnamento” da parte del Dipartimento Affari Regionali e Autonomie locali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

domenica 29 settembre 2013

Porto di Genova, la competitivà sconfitta dalla burocrazia?

La recente inchiesta di Riccardo Iacona per PresaDiretta sui trasporti italiani ha evidenziato, tra l’altro, la scarsa competitività del porto di Genova causata principalmente dalle lungaggini burocratiche determinate dai molteplici controlli doganali, che richiedono, nel caso di Genova, anche 10 e più giorni per poter procedere allo sdoganamento dei containers. La realizzazione del Terzo Valico comporterebbe per inciso, sempre secondo il reportage, dopo vent'anni di lavori, l'accorciamento dei tempi di percorrenza di "ben" 20 minuti.

Il tema delle lungaggini doganali non risulta nuovo, come testimonia l’articolo di Raul de Forcade su Il Sole 24 Ore del 1° dicembre 2010

In esso Roberta Oliaro, l’allora presidente degli spedizionieri del porto di Genova, affermava che la vera problematica da risolvere al più presto riguardava, a suo avviso, proprio i tempi di sdoganamento delle merci, determinati dai molteplici controlli in sede doganale. 

sabato 28 settembre 2013

Il nuovo DDL regionale sul trasporto pubblico locale, la lettura del testo conferma che siamo sulla strada giusta

A seguito dell'esame della bozza di Legge Regionale sul trasporto pubblico locale, abbiamo avuto conferma di quanto anticipato in un precedente articolo, ossia l’introduzione dell’Agenzia regionale per il trasporto pubblico locale, che presuppone una tipologia di governance finalmente unitaria e integrata della mobilità ligure. 

Lasciando alla lettura di dettaglio l'analisi dei diversi articoli della legge e il raffronto con le sue precedenti versioni, possiamo dire, in sintesi, che ci sembra positivo l'aver imboccato una strada, quella dell'Agenzia appunto, che da tempo avevamo individuato e proposto quale strumento efficace per pianificare le scelte e ottimizzare le risorse, migliorando i servizi. 

giovedì 26 settembre 2013

Urbanistica, polemica disciplinare e assenze politiche

L’Urbanistica attraversa una fase difficile, oggetto di disinteresse da parte della politica e dei media. Eppure è solo con l’Urbanistica che è possibile pianificare e promuovere uno sviluppo organico del territorio. La legge vigente, e che risale al ’42, non è più lo strumento adatto per le esigenze attuali ed appare sempre più impellente la necessità di una riforma.

mercoledì 25 settembre 2013

Urbanistica, politica e l’Inu



Oggi il tema del governo del territorio è completamente assente dall’agenda politica, assorbita totalmente dalle questioni istituzionali e della spesa pubblica. Anche il tema dell’area vasta interessa solo per l’abolizione delle province, mentre occorrerebbe una approfondita riflessione a partire da una altrettanto approfondita ricerca sulla struttura amministrativa in relazione alle diverse geografie, di natura ambientale, socioeconomica e di governo dei servizi, che quasi sempre superano gli attuali confini amministrativi e alle quali quasi sempre vengono date soluzioni non commisurate ai problemi che pongono.

martedì 24 settembre 2013

Genova, Città Metropolitana: la questione dei confini amministrativi attraverso alcuni studi messi a confronto

I confini amministrativi di Genova hanno subito negli anni diversi cambiamenti, anche molto importanti. Dal 2014 la nascita della Città Metropolitana porterà un nuovo, significativo cambiamento dei confini amministrativi della città di Genova, che si estenderanno fino a comprendere tutta la Provincia. 
Ma la questione della delimitazione di un'area metropolitana non si può ridurre ad una meccanica trasposizione dei confini provinciali. Questo articolo si propone di fare una ricognizione di alcune proposte avanzate negli anni passati per individuare i territori che, dal punto di vista demografico e delle relazioni socio-economiche, sono quelli che possono concretamente dirsi facenti parte dell'area metropolitana di Genova: come si vedrà, praticamente mai essi coincidono con la totalità del territorio della Provincia, mentre in alcuni casi le relazioni territoriali travalicano gli stessi confini provinciali e regionali.

domenica 22 settembre 2013

Cna Vicenza supporta la proposta della nuova area metropolitana "Vivrò"

pubblicato su Vicenzapiu.com

CNA Vicenza - “Unire Vicenza, Verona e Rovigo può essere la strada per una riorganizzazione del territorio e il potenziamento delle infrastrutture”. Anche CNA Vicenza, nelle parole del presidente Silvano Scandian, esprime il proprio parere favorevole all’ipotesi di una nuova area metropolitana, nella logica di creare un soggetto istituzionale di area vasta con poteri veri e maggiori rispetto a quelli delle attuali province.

Crescere e creare sinergie per il miglioramento dei servizi e per la competitività del nostro territorio. “La nostra associazione vede positivamente l’ipotesi dell’area vasta. La dimensione comunale e provinciale, in tempi di patto di stabilità e di spending review, non sono più sufficienti – continua il presidente di CNA Vicenza Silvano Scandian - per dare risposte concrete ai molti problemi e alle esigenze dei territori e dei cittadini. Unire Vicenza, Verona e Rovigo può essere la strada. Per ottenere risultati e risposte. A partire dal miglioramento di servizi come l’acqua e i rifiuti, passando per l’ottimizzazione dei trasporti e l’ampliamento della banda larga fino ad arrivare all’efficienza energetica, alle fiere e alle università. Anche i nostri artigiani avrebbero dei vantaggi. Aggregare più territori significa creare nuove opportunità di relazione e di lavoro. Insomma se rimaniamo allo stato attuale siamo davvero troppo piccoli e avanza il rischio di indebolire l’intero sistema veneto.” Su questa strada CNA Vicenza ha un dialogo aperto con le altre CNA del territorio per rispondere al meglio alle esigenze delle imprese. Un’operazione di carattere economico e amministrativo, oltre che culturale. Ampliare i confini della Provincia di Vicenza per unire i bisogni omogenei alle realtà limitrofe e affrontarli insieme risparmiando risorse e rafforzandone la capacità di azione.

sabato 21 settembre 2013

PUMS e Città Metropolitana

Il Comune  di Milano ha avviato il processo di approvazione del PUMS (Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile) che prevede un percorso di partecipazione aperto alla città e ai soggetti istituzionali e non istituzionali, coinvolti e interessati.
 
Le “Linee di Indirizzo del Piano Urbano della Mobilità” sono state approvate dalla Giunta Comunale e in dieci punti impostano il percorso da seguire per costruire la Milano del futuro:

- impostare una visione metropolitana del sistema

- sviluppare le infrastrutture per il trasporto pubblico

- potenziare il servizio ferroviario

- rendere sostenibili l’accessibilità alle nuove aree di trasformazione urbanistica

- innalzare i livelli di sicurezza, diffondendo le aree pedonali e le isole ambientali

- facilitare e sostenere la ciclabilità

- razionalizzare l’impiego dei veicoli a motore (Area C, sistemi di sharing e soluzioni smart)

- rendere efficiente il sistema della sosta

- promuovere lo sviluppo per una nuova logistica delle merci urbane

- superare le barriere e rendere la città più accessibile per tutti.

Per  la prima volta   le nuove linee di indirizzo ragionano strategicamente   in ottica metropolitana   con l’obiettivo  di superare l’approccio frammentario ed emergenziale che ha caratterizzato  gli interventi  l’ultimo decennio, e di coinvolgere tutti i comuni del territorio metropolitano.

Si tratta di un’  occasione importante  per  cominciare  a costruire la Città Metropolitana   dal  tema più sentito dai cittadini e dagli amministratori locali.  Solo riuscendo a sperimentare nuove modalità di gestione condivisa  con tutti i comuni del territorio e una forte programmazione su scala metropolitana sarà  infatti  possibile costruire la futura Città Metropolitana migliorando l’offerta del trasporto pubblico   e  affrontare  insieme i problemi  della  realizzazione  di una rete di trasporto pubblico più diffusa,  di avere a disposizione  più efficienti  moderni e confortevoli mezzi di trasporto,  della riorganizzazione della logistica urbana delle merci,  della realizzazione di una rete di percorsi ciclabili diffusa; condizioni indispensabile per garantire una migliore qualità di vita ed un efficace ed universale sistema di mobilità individuale

Per questo  un incontro specifico il  30 SETTEMBRE 2013 P.zza  Duomo, 14 – Palazzo Reale – Sala Conferenze – 3° piano – ore 14.30 – 17.00  è programmato con il titolo:  TAVOLO MOBILITA’ SOVRA LOCALE – VERSO LA CITTÀ METROPOLITANA  in collaborazione con l’Assessorato all’Area Metropolitana. L’incontro è rivolto in particolare ai sindaci, agli assessori , ai tecnici  dei Comuni e agli Operatori del trasporto pubblico.

I temi che verranno discussi sono: risorse; Servizi, reti e politiche: TPL, Ferrovie, Parcheggi interscambio; Accessibilità ai Poli sovra locali.
Il Comune  di Milano ha avviato il processo di approvazione del PUMS (Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile) che prevede un percorso di partecipazione aperto alla città e ai soggetti istituzionali e non istituzionali, coinvolti e interessati . - See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/pums-e-citta-metropolitana/#sthash.nvBCEysq.dpuf
Il Comune  di Milano ha avviato il processo di approvazione del PUMS (Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile) che prevede un percorso di partecipazione aperto alla città e ai soggetti istituzionali e non istituzionali, coinvolti e interessati . - See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/pums-e-citta-metropolitana/#sthash.nvBCEysq.dpuf
Il Comune  di Milano ha avviato il processo di approvazione del PUMS (Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile) che prevede un percorso di partecipazione aperto alla città e ai soggetti istituzionali e non istituzionali, coinvolti e interessati . - See more at: http://www.milanocittametropolitana.org/pums-e-citta-metropolitana/#sthash.nvBCEysq.dpuf

sabato 14 settembre 2013

L'Agenzia regionale ligure per il trasporto pubblico, finalmente

Il nuovo testo di legge che dovrebbe riformare il trasporto pubblico locale è stato illustrato dall'Ass. Vesco alla giunta regionale e prevede gare aperte ad associazioni temporanee di imprese oltre che un'agenzia unica per la gestione e il recupero dell'Iva.

Tramontata l'ipotesi di una azienda unica, una idea che a nostro giudizio non dava garanzie di buon funzionamento della gestione del tpl, pare farsi strada l'ipotesi di un bacino unico regionale per il trasporto pubblico.
La cosa non può farci che piacere, come già ebbimo modo di illustrare su questo blog nell'articolo
 
tenuto conto che il modello illustrato in tale articolo si adatta totalmente anche all'insieme del trasporto regionale.

Si prospetta quindi la nascita di un bacino unico regionale per il trasporto pubblico, con una maggiore integrazione tra gomma e ferro.

La Regione diverrebbe, a nostro avviso correttamente, la vera autorità di governo con le funzioni di stazione appaltante del servizio e gestione del contratto su tutto il bacino regionale, compiti che verranno svolti attraverso una specifica agenzia regionale, che sarà costituita con la partecipazione degli enti locali (Province e Comuni capoluogo).

In attesa di poter leggere il testo definitivo della legge, ci auguriamo che tale Agenzia abbia tra i suoi compiti, oltre alla gestione, monitoraggio e promozione del servizio, abbia quello, fondamentale, della sua pianificazione complessiva e integrazione a tutti i livelli. Questo è infatti l'aspetto che fino ad oggi è mancato maggiormente ed ha determinato, come si è visto, inefficienze e sprechi di risorse.

Le Province parteciperanno all'approvazione dei piani di bacino ma non avranno più compiti operativi sul servizio.

Positivo appare il meccanismo che dovrebbe permettere il risparmio dell'Iva attualmente pagata dalle aziende di trasporto, e che consentirà in futuro di risparmiare, nell'arco di tre anni, una somma di circa 6 milioni di euro, destinandoli al servizio stesso.

giovedì 12 settembre 2013

Costa ed entroterra del territorio genovese: un comune declino?

Un’analisi della variazione della densità demografica di un’area in un dato periodo può dare interessanti informazioni circa le dinamiche demografiche, che sono dovute sia ai movimenti naturali (nascite, decessi) sia a quelli migratori, che a loro volta sono influenzati dai fattori geografici (accessibilità ai servizi ed alle infrastrutture) e da quelli economici (mercato del lavoro, presenza di aziende).

La densità di popolazione è espressa come rapporto tra il numero di persone che risiedono in una determinata area e la superficie dell’area stessa[1].

Analizzando i dati Istat relativi al periodo 2000 – 2009 si evidenzia un trend di crescita della densità di popolazione in Liguria quantificabile in un +2,23%. Nello stesso periodo, la crescita nazionale della densità demografica si è attestata su un +5,60%, più del doppio del dato ligure.

domenica 8 settembre 2013

Città Metropolitana, a che punto siamo?

Il ministro per le Autonomie locali del Governo Letta, Graziano Delrio, ha annunciato nei mesi scorsi che si profila come necessaria una riforma dell’ordinamento in tempi brevi, e ha presentato tre provvedimenti: 
  1. una Proposta  di Legge di revisione  Costituzionale, approvato dal consiglio dei ministri il 5 luglio 2013 che cancella le provincie e rivede il profilo istituzionale delle Città Metropolitane; 
  2. una Proposta di Legge approvato il 26 luglio 2013 dal Consiglio dei Ministri , con le nuove disposizioni sulle Città Metropolitane 
  3. un Decreto Legge (93/2013), non ancora convertito  in legge sul commissariamento delle provincie.
Di seguito i testi degli ultimi  Progetti di legge  e del decreto legge:

DDL revisione costituzionale delle Province del 5.7.2013

DDL Del Rio, 26 luglio 2013

Decreto legge n. 93/2013;