a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

sabato 28 settembre 2013

Il nuovo DDL regionale sul trasporto pubblico locale, la lettura del testo conferma che siamo sulla strada giusta

A seguito dell'esame della bozza di Legge Regionale sul trasporto pubblico locale, abbiamo avuto conferma di quanto anticipato in un precedente articolo, ossia l’introduzione dell’Agenzia regionale per il trasporto pubblico locale, che presuppone una tipologia di governance finalmente unitaria e integrata della mobilità ligure. 

Lasciando alla lettura di dettaglio l'analisi dei diversi articoli della legge e il raffronto con le sue precedenti versioni, possiamo dire, in sintesi, che ci sembra positivo l'aver imboccato una strada, quella dell'Agenzia appunto, che da tempo avevamo individuato e proposto quale strumento efficace per pianificare le scelte e ottimizzare le risorse, migliorando i servizi. 

Attendiamo di conoscere i successivi passaggi per verificarne la concreta realizzazione ben consapevoli che tale orientamento, da solo, non basta a garantire il successo dell’operazione. Saranno cruciali i passi successivi che serviranno a definire struttura e risorse dell’Agenzia per metterla in grado di pianificare il servizio, di gestire i finanziamenti e  di monitorare con attenzione i risultati. 


L'adozione di questa nuova struttura gestionale dovrebbe servire a semplificare e chiarire le rispettive competenze: se Giunta, Consiglio ed Enti locali sono chiamati, come è giusto, a dare gli indirizzi politici di fondo, tali indirizzi devono trovare poi la loro realizzazione attraverso le competenze presenti negli organismi tecnici e gestionali (ORT, Segreteria tecnica del Comitato, Agenzia) sulla base di analisi rigorose e di valutazioni che permettano di scegliere il miglior servizio al miglior prezzo e con la migliore qualità possibile.

Elemento cruciale dell’adozione di un modello di governance del trasporto pubblico come quello appena descritto è quello della separazione dei diversi livelli di responsabilità (politica, tecnica, organizzativa). Solo se questa separazione verrà perseguita e realizzata concretamente sarà possibile rimediare alle molte distorsioni e inefficienze che hanno reso insostenibili i costi del servizio per gli enti locali e poco soddisfacente il livello qualitativo per gli utenti. (Cfr. "Un modello di governance del Trasporto Pubblico dell’Area Metropolitana Genovese").


A dire il vero, ci sembra che il sistema che la legge prefigura soffra ancora di una certa “slegatura” tra le diverse componenti, che per sortire effetti davvero positivi devono lavorare assieme creando una grande sinergia. Non si tratta qui di salvaguardare orti ed orticelli, ma di saper remare tutti nella giusta direzione, la sola che possa scongiurare il naufragio sugli scogli della mancanza di risorse.


Risorse che, lo ribadiamo, devono essere gestite in modo unitario per non disperdersi in mille rivoli, ma essere spese con l’intento di creare sempre nuove sinergie.


Restano diversi punti che abbiamo evidenziato nel documento di dettaglio, ma riteniamo che il cammino abbia finalmente intrapreso la strada giusta.


Complessivamente possiamo dire che, dopo due revisioni insoddisfacenti, questa terza versione ci lascia ben sperare, e ci piace pensare che anche il nostro piccolo, modesto contributo abbia potuto concorrere a migliorare il risultato.

Leggi e scarica le versioni precedenti della Legge e delle Osservazioni

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