a cura di Sonia Zarino (architetto, urbanista)

sabato 14 settembre 2013

L'Agenzia regionale ligure per il trasporto pubblico, finalmente

Il nuovo testo di legge che dovrebbe riformare il trasporto pubblico locale è stato illustrato dall'Ass. Vesco alla giunta regionale e prevede gare aperte ad associazioni temporanee di imprese oltre che un'agenzia unica per la gestione e il recupero dell'Iva.

Tramontata l'ipotesi di una azienda unica, una idea che a nostro giudizio non dava garanzie di buon funzionamento della gestione del tpl, pare farsi strada l'ipotesi di un bacino unico regionale per il trasporto pubblico.
La cosa non può farci che piacere, come già ebbimo modo di illustrare su questo blog nell'articolo
 
tenuto conto che il modello illustrato in tale articolo si adatta totalmente anche all'insieme del trasporto regionale.

Si prospetta quindi la nascita di un bacino unico regionale per il trasporto pubblico, con una maggiore integrazione tra gomma e ferro.

La Regione diverrebbe, a nostro avviso correttamente, la vera autorità di governo con le funzioni di stazione appaltante del servizio e gestione del contratto su tutto il bacino regionale, compiti che verranno svolti attraverso una specifica agenzia regionale, che sarà costituita con la partecipazione degli enti locali (Province e Comuni capoluogo).

In attesa di poter leggere il testo definitivo della legge, ci auguriamo che tale Agenzia abbia tra i suoi compiti, oltre alla gestione, monitoraggio e promozione del servizio, abbia quello, fondamentale, della sua pianificazione complessiva e integrazione a tutti i livelli. Questo è infatti l'aspetto che fino ad oggi è mancato maggiormente ed ha determinato, come si è visto, inefficienze e sprechi di risorse.

Le Province parteciperanno all'approvazione dei piani di bacino ma non avranno più compiti operativi sul servizio.

Positivo appare il meccanismo che dovrebbe permettere il risparmio dell'Iva attualmente pagata dalle aziende di trasporto, e che consentirà in futuro di risparmiare, nell'arco di tre anni, una somma di circa 6 milioni di euro, destinandoli al servizio stesso.

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